Nota. Scrissi questa poesia (farei meglio a dire: "queste quattro parole messe in croce") a diciassette anni. La dedico a tutti coloro che, all'alba del 2006 (oggi dovrei dire "all'alba del 2024", ma sarebbe lo stesso), sono ancora in mare e non vedono all'orizzonte nessun porto (e siamo in molti). La poesia s'intitola "Naviganti". A tutti i naviganti dico: domani è un nuovo giorno - per tutti. E se è il Mondo intero ad essere su una zattera in alto mare, domani sarà un nuovo giorno anche per lui. Al giorno dopo domani.
Al Mondo nuovo di domani.
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